Il Ministro Galletti visita il cantiere del Bisagno

Fonte: Il Secolo XISindaco+DG ItaliaSicura_DSC_5223_RITX

 

«Oggi sono venuto a rendermi conto di persona dell’apertura dei cantieri. Ma l’impegno non finisce qui né per Genova né per il resto d’Italia. L’obiettivo è evitare nuove tragedie». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti visitando i cantieri per le opere anti alluvione a Genova aperti con i fondi stanziati dalla struttura di missione contro il rischio idrogeologico di Palazzo Chigi `Italia Sicura´.

«All’inizio del lavoro del governo avevamo preso l’impegno di partire con i cantieri. Sappiamo che è un lavoro lungo e che richiederà anni ma se non si parte non si arriva mai – ha spiegato Galletti -. Abbiamo investito molto su Genova perché è una delle zone dove c’è maggior rischio. Abbiamo iniziato dalle grandi città metropolitane, Genova è tra queste».

«A Genova stiamo facendo probabilmente una delle più grandi ristrutturazioni idrauliche che sia mai stata fatta in Italia» ha detto il ministro dell’Ambiente Galletti al Toti+Galletti_DSC_5228termine della visita. Accompagnato dal sindaco della città metropolitana Marco Doria e dal presidente della Regione Giovanni Toti, Galletti ha effettuato sopralluoghi sul torrente Bisagno e sullo scolmatore del torrente Fereggiano che negli anni hanno provocato morte e distruzioni a causa delle alluvioni. «Sono molto orgoglioso – ha aggiunto il ministro – che nel tempo riusciremo a porre rimedio a uno dei problemi che questa città ha vissuto in maniera drammatica. Mi dà piacere appartenere con il sindaco, con il direttore di Italia Sicura e con il presidente della Regione Liguria a una squadra che pone rimedio a un problema che sembrava irrisolvibile».

Doria: «Sarò soddisfatto quando pioverà e mi sentirò tranquillo»

«Il ministro diceva che sarà soddisfatto quando verrà a inaugurare opere, io posso dire che lo sarò quando potrò camminare, vedere la pioggia che cade e essere tranquillo». Così il sindaco di Genova, Marco Doria, a margine della visita ai cantieri sui torrenti Bisagno e Fereggiano, insieme al ministro dell’Ambiente Galletti. Doria punta ad accelerare sulla messa in sicurezza di una città la cui orografia è particolarmente complessa. «A Genova ci sono 50 km di corsi d’acqua che, nei secoli, sono stati completamente coperti – ha sottolineato Doria – e su questi abbiamo cominciato a intervenire e lo stiamo facendo con grande impegno e grande fatica. Io penso che la tempistica si debba rispettare e una giornata come oggi ha anche l’obiettivo di verificare che i lavori vanno avanti nei tempi giusti». Attualmente i cantieri aperti riguardano il bacino del Bisagno, con le opere di rifacimento per la copertura dalla Stazione Brignole al mare, e lo scolmatore del torrente Fereggiano. «Per i lavori per lo scolmatore del Bisagno dovrà essere completata la progettazione – ha detto Doria – i finanziamenti esistono e, una volta messo a punto il progetto ci sarà il bando di gara e partire i lavori. Conto che questo avvenga entro il ciclo amministrativo ma questo dipende dal commissario straordinario che è il presidente della Regione».

rottura soletta 17FEB16_DSC_5216Doria: «Assurdi i ricorsi che frenano le opere»

«Io penso che i cittadini si stiano rendendo conto dell’evidenza, ovvero che stiamo lavorando, sul serio e continueremo a farlo. A questo punto trovo veramente assurde le posizioni di chi, su base di interessi particolarissimi, cerca di frenare un lavoro che mette in sicurezza la città». Il sindaco di Genova, Marco Doria, a margine della visita del ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti e della struttura di «Italia Sicura» ai cantieri per la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico, lancia l’appello ai cittadini per evitare ricorsi che possano frenare i lavori. «Io mi auguro che la ragionevolezza sia vincente in tutti – afferma Doria – però ci sono ancora alcuni cittadini che, rispetto a lavori di assoluta urgenza e necessità, si attaccano a piccolezze per frenare il lavoro che stiamo facendo. Non solo per quanto riguarda Corso italia (dove era stato fatto ricorso al Tar per la copertura dei lavori alla foce, poi ritirato dagli stessi ricorrenti ndr) ma ci sono polemiche pretestuose che sorgono di volta in volta. Io invito tutti a ragionare sul l’importanza di quanto stiamo facendo».